Calcio, SCB: Non siamo stati abbastanza ambiziosi

By Redazione Mag 8, 2018 #bastia #calcio #sc bastia

Ieri pomeriggio, i dirigenti dello Sporting Club Bastiais, Claude Ferrandi e Pierre-Noël Luiggi hanno tenuto una conferenza stampa allo stadio Armand Cesari, senza annunci sensazionali, ma semplicemente per “fare il punto” dopo che, nonostante la vittoria nell’ultima partita, la promozione in N2 sia ormai fallita. I dirigenti hanno ammesso i loro errori ma, ha sottolineato il presidente Ferrandi, è importante “trarne degli insegnamenti”.

I due riconoscono « errori fondamentali dal punto di vista dell’organizzazione collettiva » e « una mancanza d’ambizione nel corso di tutta la stagione » oe annunciano una profonda riorganizzazione del club con un nuovo organigramma con una “governance a tre”, ovvero: Claude Ferrandi, P.-N. Luiggi e l’allenatore.
Ma il coach sarà ancora Stéphane Rossi: « Non lo riteniamo responsabile dei risultati di quest’anno » ha dichiarato Luiggi. Nessun nome nuovo dunque, ma un miglior modo di lavorare insieme.

Ferrandi poi dice che quest’anno non è stato poi del tutto negativo: « I nostri U15 sono campioni di Corsica e i nostri U19 certamente faranno lo stesso. I giovani sono parte integrante del nostro progetto sportivo ».

Priorità dunque ai giovani, all’organizzazione, alla comunicazione interna, la concertazione, la coesione… insomma al collettivo.

« Non siamo stati ambiziosi. Ad esempio, siamo partiti per Endoume per non perdere. Bisognava andare là per vincere. Ora dobbiamo dirci chiaramente le nostre ambizioni: salire in N2 al termine della prossima stagione ».
I dirigenti hanno poi dichiarato che il prossimo consiglio d’amministrazione coinvolgerà i “socios” (tifosi soci), i veterani del club, i fondatori.

Dal lato finanziario, l’associazione ammette 690.000 di debiti chiesti dal liquidatore giudiziario e 300.000 € dovuti ai fornitori e agli organismi sociali, ma quest’ultimo debito sarebbe in via di definizione.
« In conclusione, dopo un anno in cui abbiamo provato, imparato e sbagliato, inizia una nuova era, quella del collettivo » ha concluso Luiggi.


Fonte: CNI

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