Si sapeva che sarebbe stato un testa a testa, ma alle 2:00 di questa notte si parlava di una vittoria di misura della permanenza della Gran Bretagna nell’Unione europea. Poi la svolta: a vincere, con il 51%, è il fronte del “Leave”: il Regno Unito quindi inizierà un processo per uscire dalla Ue!
Anche se in realtà il referendum è consultativo e la decisione dovrà essere votata dal Parlamento, si sono innescate reazioni a catena, sia sui mercati finanziari che dal punto di vista politico.
Lo Scottish National Party, vittorioso alle ultime elezioni scozzesi, aveva più volte dichiarato che in caso di Brexit avrebbe potuto chiedere un nuovo referendum sull’Indipendenza dalla Gran Bretagna, dopo quello perso nel 2014. Il Nord Irlanda potrebbe fare la stessa cosa. In Scozia, tra l’altro, ha prevalso il “remain”, così come a Londra. Pare dai primi sondaggi che i giovani abbiano scelto in maggioranza di rimanere nell’Unione, le generazioni più mature per lasciarla.
Marine Le Pen, che non aveva mai fatto mistero di voler proporre, se verrà eletta all’Eliseo, un referendum sull’uscita della Francia dall’Unione.
Victoire de la liberté ! Comme je le demande depuis des années, il faut maintenant le même référendum en France et dans les pays de l'UE MLP
— Marine Le Pen (@MLP_officiel) June 24, 2016
Altri paesi europei, come Svezia o Olanda, potrebbero muoversi verso un referendum simile.
In Italia il Movimento 5 Stelle, protagonista delle elezioni comunali di domenica scorsa dove hanno conquistato le città di Roma e Torino, ha dichiarato che non sono contrari a un referendum anche in Italia ma che si schiererebbero per restare nella Ue.
Un terremoto dunque. E se una “Frexit” dovesse vero avvenire, è possibile che in Corsica avremmo reazioni simili a quelli scozzesi? Quel che è certo è che la giornata di oggi è storica e che potrebbe avere grandi conseguenze sull’attuale Unione e anche sui singoli Stati nazionali.
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Immagine di copertina: nextquotidiano
Guillaume Bereni
Riguardo la conclusione, i dati riportati da Eurobarometer rivelano che, al contrario, la grande maggioranza della popolazione corsa sarebbe piuttosto favorevole a un eventuale Frexit, dato che la Corsica domina la classifica delle isole europee attraversate da sentimenti euroscettici ( https://seosardinia.wordpress.com/2016/09/27/isole-e-unione-europea-a-malta-si-fidano-ancora-dellunione-europea-nelle-altre-isole-no-la-corsica-guida-leuroscetticismo/ ), con ben il 67% che prova sentimenti di sfiducia nei confronti dell’UE. Caso totalmente diverso dalla Scozia e decisamente non paragonabile, quindi.