Hanno incendiato dei bancali davanti alla prigione, impedendo l’uscita e l’entrata. “Continueremo questo blocco della prigione finché non verremo ascoltati”, ha dichiarato Maxime Coustie, del sindacato Ufap-Unsa penitenziario.
Al momento sono i gendarmi a gestire la prigione e una squadra regionale d’intervento e di sicurezza (ÉRIS), arrivata venerdì si occupa di mettere in sicurezza il perimetro.
In questo momento il blocco è ancora in atto.