Hyperloop Corsica-Sardegna: una rivoluzione per scambi commerciali, turistici e culturali

By Redazione Giu 30, 2017 #hyperloop #trasporti

Il blog di Hyperloop One sta dedicando una serie di articole alle semifinaliste del Global Challenge che porterà alla scelta dei progetti pilota di questa innovativa tecnologia per il trasporto. Uno di questi articoli riguarda l’uso di hyperloop come una soluzione per “superare i traghetti” per collegare tra loro terre separati da tratti di mare.

Gli esempi citati per l’Europa sono la proposta di collegamento Helsinki-Tallinn (Finlandia-Estonia) e naturalmente anche la proposta Corsica-Sardegna.

Il collegamento marittimo, dice l’articolo, resta infatti un fattore di divario e di freno alle opportunità di scambio economico e sociale. Basti pensare agli impatti positivi dell’Eurotunnel tra Gran Bretagna e Francia costruito negli anni ’90.

Al di là del fatto che l’articolo compiacerà certamente gli indipendentisti Corsi e Sardi, definendo Corsica e Sardegna “island nations”, i rispettivi esecutivi “govenment” e gli assessori/consiglieri “ministers”, e un po’ meno gli ajaccini visto che le “capitals” sono Cagliari e Bastia, esso descrive in dettaglio alcuni aspetti del progetto.

“Una nuova era e un nuovo modo di pensare ai tempi di spostamento di persone e cose, che può cambiare la storia delle due isole”, l’ha definito l’assessore sardo Deiana, in rappresentanza dei presidenti Pìgliaru e Simeòni.

Il percorso, come abbiamo scritto in recenti articoli, collegherebbe in soli 40 minuti Bastia a Cagliari, con fermate intermedie, superando i 20 km di braccio di mare delle bocche di Bonifacio e mettendo in connessione non solo 2 milioni d’abitanti ma anche milioni centinaia di migliaia di turisti, in grado di muoversi rapidamente e a basso costo da un’isola all’altra. Oggi infatti, dato gli alti costi di viaggio dal continente, tipicamente il turista sceglie di visitare la Corsica oppure la Sardegna. Visitare entrambe significa, oltre al costo, 16-20 ore di viaggio spostandosi in auto, traghetto o aereo.

Anche le 45 milioni di tonnellate di merci per via marittima transitate nel 2015 nei porti di Cagliari e Bastia sarebbero messe in connessione in 40 minuti, mettendo in atto un circolo commerciale virtuoso tra le due isole. Cagliari accederebbe ai mercati del nord Europa e la Corsica potrebbe “diminuire la sua dipendenza dai legami economici con la Francia”. I costi dei beni per gli isolani si abbasserebbero considerevolmente.

Sarebbero messi in rete i 3 ospedali della Corsica con i 10 della Sardegna, l’Università Pasquale Paoli con quelle di Cagliari e Sassari, creando un network universitario di 45.000 studenti. Un’occasione dunque anche di mobilità sociale e culturale.

Che dire… il progetto c’è e fa ben parlare di sé. Non resta che attendere e sperare in bene.

 


Articolo sul blog di Hyperloop-One

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