Le capacità dell’attuale porto commerciale di Bastia sono quasi al limite, e dal 2007 si discute dell’ipotesi di costruire un nuovo porto. Il sito ideale era stato individuato dalla maggioranza politica dell’epoca a sud del porto attuale, alla Carbonite.
La decisione era stata da subito osteggiata dagli ambientalisti. “Da un punto di vista ambientale avrebbe messo in pericolo 7-8 specie protette a livello europeo”, spiega Pierre Laurent Santelli dell’associazione le Poulpe.
L’altra possibilità è invece allargare il porto esistente, per aumentarne la capacità. Il progetto da dieci anni è dunque arenato, e per venirne a capo la CCI (Camera del Commercio e ell’Industria) dell’Alta Corsica si è dotata di una commissione denominata “Progetto Grande Porto”.
“L’importante, al di là delle questioni tecniche, è prendere una decisione definitiva sul porto”, commenta Stefanu Venturini, presidente della commissione. Per decidere il “come”, CCI e CTC hanno stanziato a gennaio finanziamenti per due studi paralleli, che inizieranno a marzo.
Valuteranno da un lato l’impatto della realizzazione del porto della Carbonite, dall’altro l’ipotesi di allargamento del porto attuale per i traghetti e il traffico passeggeri, con un bacino creato da una diga semi-flottante per il traffico merci.
Le conslusioni di questi due studi sono attese per la metà del 2018.
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Fonte: FR3 Corse ViaStella