A Bastia, il Palazzo di Giustizia “fa le sue classi” con il CDAD

Il volantino del CDAD
Il volantino del CDAD

In questo articolo presentiamo il Centro Dipartimentale per l’Accesso al Diritto in qualche parola:

Il CDAD è stato creato contemporaneamente alla legge del 1991 che riguarda l’Aiuto Giuridico (Legge che permette un aiuto alle spese giuridiche, per i più bisognosi, a carico dello Stato).

Il CDAD collabora con i professionisti di diritto (avvocati, notai, ufficiali giudiziari, giuristi…) per informare gli individui sui loro diritti e obblighi. Perciò vengono organizzati regolarmente, nel corso dell’anno, degli incontri senza appuntamento, a Bastia (al UDAF2B, al Centro Sociale della CAF François Marchetti, e all’Istituto dei Servizi Pubblici di Lupinu), al Punto d’Accesso al Diritto di Ponte-Leccia, al Centro Jean SIMI all’Isola-Rossa e più recentemente nei locali dell’UTISS (Unità Territoriale d’Intervenzione Sanitaria e Sociale) di Moriani.

In più delle sue consultazioni gratuite, il CDAD apre le porte del Palazzo di Giustizia ai giovani (liceali e scuola della seconda opportunità). Istituito dal 2005, l’azione che si chiama “Il Palazzo fa le sue classi” permette ai giovani di avere un primo accesso al diritto e alla giustizia.

Ho voluto saperne di più su quest’azione, quindi sono andata ad interrogare direttamente Johanna Mauras, la segretaria generale del CDAD:

 

Prima, quali studi hai fatto, e come hai trovato questo impiego al CDAD?

Mi sono sempre interessata alla legge, perciò ho seguito dei corsi all’Università di Corte. La mia assunzione al mio posto attuale era un’opportunità, avevo finito il mio lavoro al servizio sociale (che è legato al CDAD), ed è a questo momento che l’impiego al CDAD si è liberato.

 

Mi è sembrato di capire che all’inizio, l’azione principale del CDAD era centrata più sulle permanenze di avvocati, l’hai creato tu “Il Palazzo fa le sue classi”?

Sì, le visite erano già a posto ma l’organizzazione non era quella di oggi. Erano poche e erano meno costruite. Oggi Magistrati, avvocati partecipano attivamente a questa sensibilizzazione alla Giustizia.
Come si organizza una gita in generale? Gli alunni sono interessati?

È semplice, quando le scuole vogliono organizzare una visita, prendono contatto con noi, attraverso il Palazzo de Giustizia presso il mio ufficio, o direttamente per telefono o via mail, si verifica quali sono le udienze alle quali gli alunni possono assistere, e si scelgono le date.

Dopodiché in un primo tempo, accompagnata da un Magistrato, andiamo a trovare gli alunni in classe per insegnar loro l’importanza del diritto, quali sono le differenze per ogni tribunale e le sue udienze.

Si prende appuntamento con gli alunni perché possano assistere ad un’udienza correzionale. Alla fine della giornata propongo loro un gioco di ruolo sull’udienza, seguito da una discussione in cui i giovani sono liberi di esprimersi e le cose vanno piuttosto bene!

 

Su quest’argomento, può succedere che gli scambi prendano una brutta piega?

No, questa sensibilizzazione al diritto intende responsabilizzarli. Il diritto regge tutti le aspetti della vitta; parlarne e superare le barriere istituzionali è importante. Come sono prese le decisioni davanti un tribunale, quali sono i fattori presi in conto, queste sono le questioni che interessano molto gli alunni. I dibattiti possono essere molti animati!

 

Per concludere, in più delle permanenze gratuite e delle visite per liceali, avete altri progetti?

I progetti corrispondono sempre ai bisogni. Quest’anno la priorità è l’inaugurazione prossima della permanenza gratuita nel Palazzo stesso, perché gli avvocati e i clienti possano essere agevolati nelle loro funzioni.

L’Avvocato Gaertner – De Rocca Serra interviene con gli alunni del liceo professionale Jean Nicoli.
L’Avvocato Gaertner – De Rocca Serra interviene con gli alunni del liceo professionale Jean Nicoli.

 

Per ulteriori informazioni:
Tel: 04.95.55.32.23 / Mail: [email protected]

Emmanuelle Rao

Studentessa-lavoratrice in inglese e italiano, nata a Bastia, adora la sua città ma è legata al'Italia dalle sue origini, madre sarda e padre calabrese, che le hanno trasmesso la passione per la cucina italiana. Si definisce una "geek" amante del Fantasy, di Star Wars, Il Signore degli Anelli e Il Trono di Spade.

By Emmanuelle Rao

Studentessa-lavoratrice in inglese e italiano, nata a Bastia, adora la sua città ma è legata al'Italia dalle sue origini, madre sarda e padre calabrese, che le hanno trasmesso la passione per la cucina italiana. Si definisce una "geek" amante del Fantasy, di Star Wars, Il Signore degli Anelli e Il Trono di Spade.

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