La bandiera dell’Inghilterra? Fu “affittata” da Genova e gli inglesi non pagano da 247 anni…

By Redazione Lug 14, 2018

Anticamente nella repubblica di Genova, il cui vessillo era una croce rossa in campo bianco, la venerazione di san Giorgio era riconosciuta a livello istituzionale, tanto da identificare l’immagine di san Giorgio e la bandiera rossocrociata con la Repubblica genovese. Pare che già i soldati bizantini, che presidiarono la città fino al X secolo, utilizzassero questa bandiera. Il simbolo è tuttora presente tanto nel gonfalone del Comune quanto in quello della Regione, ma caratterizza anche i vessilli di regioni e nazioni che hanno condiviso con Genova parte della loro storia (come la Sardegna e la Corsica).

Il culto di San Giorgio arriva dal medioriente e dalle crociate: nel 1098, durante la battaglia di Antiochia, un anno prima della sanguinosa presa di Gerusalemme (in cui i genovesi furono protagonisti), crociati inglesi vennero soccorsi dalle milizie della Superba, ribaltando l’esito dello scontro e prendendo la città. La leggenda vuole che a incitare i cavalieri cristiani sia stata un’apparizione del santo, accompagnato da vessilli con la croce rossa in campo bianco.

Il vessillo venne adottato dall’Inghilterra circa un secolo dopo, quando i sudditi di Sua Maestà chiesero e ottennero la possibilità di utilizzo della bandiera crociata per avere le loro navi protette dalla flotta genovese nel Mar Mediterraneo e in parte del Mar Nero dagli attacchi di pirateria; per questo privilegio il monarca inglese corrispondeva al Doge un tributo annuale.

Nei giorni scorsi, usando ironia, il sindaco di Genova Marco Bucci per cercare di avere fondi per il Comune pensa di chiedere alla regina d’Inghilterra gli arretrati dell’affitto della bandiera per 247 anni. E sfoggiando il suo inglese recita a margine della conferenza stampa sul primo anno di governo, la frase che potrebbe essere indirizzata alla regina: “Your Majesty, I regret to inform you that from my books it looks like you didn’t pay for the last 247 years”. Per Bucci l’iniziativa sarebbe “la più grande operazione di marketing che Genova potrebbe fare”.

Difficile che l’operazione riesca. Fortunatamente per gli inglesi, che dopo la mancata finale dei mondiali di calcio, avrebbero potuto vedersi recapitare un conto salato per i diritti sul loro vessillo 😉

 


Fonte: Secolo XIXRepubblica.it

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