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Studenti còrsi a Siena

Diamo la testimonianza di due studenti còrsi iscritti alla Facoltà di Farmacia di Siena

Primo studente :

Dopo il Baccalauréati conseguito a Bastia ho deciso di iscrivermi alla Facoltà di Farmacia dell’Università di Siena. Questa decisione non fu molto facile perché presupponeva grandi cambiamenti e un percorso piuttosto fuori norma in confronto con quello dei miei compagni di Liceo.

Il mio primo passo in direzione dell’Italia fece seguito a un incontro con una conoscente di Bastia allora studentessa in medicina a Siena. Fu lei a farmi conoscere, tramite la sua esperienza, il funzionamento generale dell’Università e il ritmo di vita italiano. La sua descrizione mi piacque e accese la mia curiosità.

Anche se non c’era concorso alla fine del primo anno, rimaneva tuttavia il problema della lingua. Per superare questo ostacolo ho deciso di iscrivermi a un corso di 6 settimane in una scuola di lingue a Siena così da colmare le mie lacune ed imparare a conoscere la vita senese. L’esperienza fu proficua. Questa città medievale e carica di autenticità era molto più « estetica » e attraente di Marsiglia, città nella quale avrei dovuto trascorrere i miei 6 anni di studi se avessi scelto il solito percorso.

Presa la decisione di partire, l’iscrizione alla Facoltà di Farmacia e la sistemazione nella città furono un po’ complicate. Tuttavia, superato il lato « amministrativo » e iniziato il primo anno, nulla mi fece rimpiangere la mia scelta.

Prima di tutto, siccome avevo due coinquilini italiani, il problema della lingua fu presto risolto. Poi, bisogna dire che le materie del primo anno erano di facile accessibilità per gli studenti stranieri.Infatti si trattava per lo più di materie scientifiche (matematica, fisica…) che non richiedevano una grande padronanza della lingua. Poi incontrai un gran numero di Còrsi venuti a tentare l’esperimento, quindi non mi trovai troppo disorientato e mi è risultato più facile adattarmi alla vita italiana.

Due anni trascorsero e mi abituavo al tipo di esami, così diverso di come si procede in Francia (molti esami orali, sessioni di recupero in numero quasi illimitato) e riuscii perfettamente ad ottenere tutti i crediti necessari per accedere agli anni successivi.

Una cosa tuttavia mi mancava. Volevo essere più attivo, più integrato nel seno della Facoltà, ma non esisteva nessuna vita associativa. Per questo motivo il terzo anno ho deciso di presentarmi alle elezioni per il Consiglio di Facoltà e il Comitato Didattico. Ho fatto campagna durante qualche settimana e sono stato eletto dagli studenti della facoltà. Ho potuto quindi essere eletto al Consiglio Studentesco dell’Università e diventarne il rappresentante per il polo scientifico di San Miniato. Questa elezione mi ha offerto la possibilità di esercitare un ruolo privilegiato riguardo alla parte amministrativa e decisionale dell’Univerità. Sono oggi direttamente coinvolto nel voto dei bilanci, nelle decisioni fondamentali riguardanti gli esami e la loro organizzazione, e l’attuazione delle riforme miranti ad ottimizzare il funzionamente della Facoltà.

Oggi sono pervenuto a pochi mesi dal mio diploma. Dopo una formazione all’Ospedale di San Miniato compirò un periodo di tirocinio in un’officina, discuterò la mia tesi e diverrò « laureato ». Potrò allora salire in cima alla Torre del Mangia a piazza del Campo (la tradizione senese ne vieta l’ascensione agli studenti non ancora laureati) e approfitterò pienamente del mio diploma per realizzare i miei tanto sospirati progetti professionali.

Secondo studente :

Riassumiamo brevemente la sua testimonianza : è venuto in Italia perché aveva amici a Siena. Le condizioni di lavoro sono piuttosto buone e la Toscana è una bellissima regione dove si sta bene tutto l’anno. La Facoltà è buona, però prima di venire non sapeva che la maggioranza degli esami sono orali con tutti gli studenti che stanno dietro a guardare, il che all’inizio è abbastanza stressante.

Per la lingua, aveva studiato l’italiano al liceo come seconda lingua e ha provato qualche difficoltà durante i primi mesi. Anche perché essendo timido è rimasto un po’ in disparte. Ma col tempo il problema linguistico diminuisce e si incontrano persone molto simpatiche.

Comunque a Siena non c’è lo stress che si ritrova in alcune grandi città. La vita è piacevole. Peraltro Siena non è nemmeno troppo piccola ed è un piacere, particolarmente di primavera, andare a bere qualcosa a Piazza del Campo.

i Corresponde alla Maturità italiana.