L’ANACR (l’associazione nazionale dei combattenti e degli amici della resistenza) ha tenuto la sua assemblea generale a Bastia, nella sua sede di Place du Donjon. Ha riconfermato l’avvocato Sixte Ugolini come presidente. Questo ex presidente dell’ordine degli avvocati di Marsiglia, una delle più grandi voci degli avvocati del sud-est della Francia, è in missione da quasi 20 anni per perpetuare la memoria della resistenza. “Un popolo che perde la memoria della sua storia, perde gradualmente la sua identità“. Una massima che è indelebilmente iscritta nella memoria dell’ANACR dell’isola.
Ogni anno, in concomitanza con la stessa coincidenza, l’ANACR invita a bere un brindisi in amicizia ai resti della resistenza (sono quasi tutti scomparsi) ma anche agli altri reduci e amici della resistenza. Ci sono accademici, giornalisti, politici, attivisti di partiti politici e, naturalmente, cittadini comuni che vogliono che la memoria della resistenza non si estingua. Perché la resistenza in Corsica è un periodo drammatico e tragico in cui, come altri francesi, i corsi sono stati sottoposti all’occupazione straniera. 80.000 soldati italiani dell’esercito di Mussolini sbarcarono in Corsica, a Bastia, l’11 novembre 1942, giorno in cui la Francia celebra la vittoria sulla Germania durante la Prima Guerra Mondiale. Le autorità istituite dal regime di Vichy chiesero ai corsi di non resistere. In questo giorno, un gruppo è seduto sulla terrazza del Café des Gourmets, in Boulevard Paoli, l’arteria principale della città. Sulla facciata di questo bar una lapide ricorda il giuramento di Bastia del 1938, che dichiarava “vivere e morire francesi” dopo la rivendicazione della Corsica “terra irredente” di Mussolini. Questo gruppo di uomini che non si sollevò al passaggio delle truppe di un regime fascista, sarebbe presto appartenuto alla resistenza. La resistenza guidata dal Fronte Nazionale Comunista che cacciò dalla Corsica i fascisti italiani e i nazisti tedeschi dopo duri combattimenti che si conclusero con la liberazione di Bastia il 4 ottobre 1943. La Corsica divenne così il primo dipartimento francese a liberarsi dall’occupante. Tuttavia, molti combattenti della resistenza non c’erano più. Uccisi in combattimento o assassinati dai fascisti in esecuzioni sommarie.
A MEMORIA
“A Memoria” è il titolo del giornale edito dall’ANACR della Corsica e che raccoglie le analisi degli storici su questo periodo che la Corsica ha vissuto. Evoca le figure dei combattenti della resistenza, riferisce sulle varie cerimonie di commemorazione, ma anche sul lavoro che l’associazione compie con le scuole e i licei dell’isola, colloqui organizzati con storici, sociologi e specialisti per perpetuare la memoria affinché l’oblio non raggiunga le menti dei cittadini dell’isola. A Memoria di rimanere lucido, vigile e di resistere all’estrema destra, ai populismi che stanno conquistando le democrazie dagli USA all’Europa, che tanto ha sofferto. Questo neofascismo che non dice il suo nome ma che gradualmente tesse la sua tela volendo far dimenticare, cancellare dalle memorie nazionali una parte tragica della storia che ha portato come in Germania nazista il popolo ad essere i testimoni e purtroppo spesso gli attori degli olocausti, frutto di politiche nazionaliste e suicide. L’ANACR compie così una missione civica perché nessuno dimentichi.
L’avvocato Sixte Ugolini ha sottolineato in questa intervista l’importanza del dovere di memoria dopo la sua rielezione a capo dell’ANACR2b.
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Petru luigi Alessandri
Petru Luigi Alessandri
Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.