I piloti e il personale di terra di Air France appartenente al sindacato CGT ha manifestato all’aeroporto di Bastia-Poretta contro il nuovo piano aziendale che prevede il licenziamento di 2.900 persone di cui 48 in Corsica.
Al grido di “liberate i dipdendenti” 400 manifestanti si sono ritrovati dall’aeroporto, a cui si sono aggiunti 250 membri e simpattizzanti del provenienti dal 10° congresso della sezione Fédération CGT des Sociétés d’Etudes che si tiene in questi giorni a Taglio-Isolaccio, non lontano dall’aeroporto di Bastia.
I manifestanti hanno marciato nel terminal, senza interrompere gli arrivi e le partenze al grido “Chi semina la crisi, perde la sua camicia!“, riferendosi al dirigente della compagnia aerea Xavier Borseta e altri inseguiti dai manifestanti in collera il 5 ottobre nella sede di Air France.
A causa di questi fatti 5 sindacalisti sono stati arrestati, saranno giudicati il 2 dicembre prossimo e rischiano fino a 45.000 euro di multa e tre anni di carcere, i manifestanti presenti hanno dato anche la loro solidarietà ai sindacalisti arrestati.
I manifestanti hanno chiesto precisazioni sul piano aziendale riguardo la Corsica e le sue eventuali ripercussioni riguardo la délégation de service public (delegazione di servizio pubblico) aereo.
I dipendenti in Corsica sono 400 per 48 dei quali è previsto il licenziamento, come ha affermato la compagnia aerea gli scali di Bastia e Ajaccio sono i più costosi di tutta la Francia e il costo del personale pesa per il 92% sul costo degli scali.
Il prossimo passo è a livello nazionale, infatti con un comunicato intersindacale emesso il 13 ottobre è prevista una manifestazione intersindacale alle ore 13 del 22 ottobre davanti la sede dell’Assemblea Nazionale a Parigi per il futuro di Air France e dei suoi dipendenti.
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Fonte: France 3 Corse Via Stella