Per l’inaugurazione della seconda edizione del Festival del Cinema del Maghreb ad Ajaccio, il pubblico ha partecipato a una conferenza-dibattito su “Latifa, il cuore in combattimento“. La madre di Imad, un soldato francese assassinato da Mohammed Merah a Tolosa nel 2012, era presente in sala all’Espace Diamant.
Per condividere, sotto il segno della festa. Ed è stato così che Latifa Ibn Ziaten è stata accolta prima della proiezione del film, “Latifa, il cuore in combattimento“. Nel nome di suo figlio Imad, ucciso a colpi d’arma da fuoco da Mohammed Merah nel 2012, la donna ha una sola battaglia: salvare i giovani dalla tentazione del terrorismo.
Come? Creando progetti in tutto il mondo con una parola chiave: istruzione. Al il pubblico, che è arrivato numeroso, Latifa Ibn Ziaten ha detto: “Vi assicuro che tutte quelle persone , per la maggior parte, sono fragili, colpite, sofferenti, drogate, imprigionate… tra le altre cose ” infatti ha dopo la morte del figlio ha fondato l’associazione IMAD – Association pour la Jeurnesse et la Paix.
“Un bambino si può cambiare”
“Ogni progetto ha un risultato. Quando un bambino mi dice: “Signora, sono cresciuto”. Lì, ho vinto. In altri progetti, come quello presentato, quando i giovani dicono: “Grazie a lei, signora, mi ha aiutato a vedere le cose belle. […] Ci ha aiutato a condividere, a conoscere un’altra civiltà, a conoscere l’amore nelle famiglie dove non ce n’è. Grazie a lei che ha aperto le nostre menti. “Anche una condivisione, può far cambiare un bambino”, dice Latifa Ibn Ziaten.
Latifa sa che la lotta sarà lunga, lunghissima e se si rammarica dell’assenza di volontà politica, è per lei una guerra che può essere vinta solo attraverso lo scambio.
Latifa nel 2015 è stata decorata con l’ordine di Cavaliere della Legion d’Onore dal Presidente della Repubblica François Hollande e nel 2016 ha ricevuto il premio International Women of Courage Award dal segretario di stato americano John Kerry.
Fonte: France 3 Corse Via Stella