A Tundera in Corsica: dove si esprimono tradizione, condivisione e trasmissione

Maggio è un periodo importante per tutti gli allevatori di pecore. È il momento di tosare il gregge in vista dei mesi più caldi. Ma “A Tundera” non è solo un’intensa giornata di lavoro per i pastori: è anche un momento di condivisione, una tradizione che dura da secoli in Corsica e altrove.

Ieri eravamo a San Giuliano, nella pianura orientale della Corsica, per assistere alla Tundera a casa del nostro amico Francescu Filippi. Questo quasi quarantenne della valle dell’Alesani ha la pastorizia nel sangue e ora divide il suo lavoro tra Alesani e Campoloro, dove alleva pecore e capre per produrre un formaggio di alta qualità. Da quando ha assunto la responsabilità dell’azienda agricola del defunto Emile a San Giuliano, Francescu Filippi ha visto aumentare vertiginosamente il suo gregge di pecore. Sono quasi 400 capi passati tra le mani dei pastori e degli amici che si sono presentati in massa il giovedì dell’Ascensione per perpetuare la tradizione della Tundera.

Alcune decine di loro si sono presentati giovedì mattina presto per questa Tundera. Un aiuto prezioso e particolarmente gradito quest’anno per Francescu, purtroppo impossibilitato a partecipare in prima persona a causa di un infortunio. Allevatori, amici e familiari erano tutti presenti, e per alcuni di loro si è trattato semplicemente della continuazione di un lungo periodo di lavoro già iniziato altrove. Il giorno prima, la Tundera di un’azienda vicina aveva tosato quasi 900 pecore. Nonostante l’evidente stanchezza, tutti hanno affrontato i loro compiti di tosatura con impegno e dedizione. In questa particolare mattinata, le centinaia di pecore sono state tosate a mano utilizzando le forbici tradizionali. Ovviamente non è il metodo più facile o più veloce, ma offre a noi, umili spettatori, uno spettacolo straordinario.

Alcuni afferrano gli animali e gli legano le zampe, mentre quelli più capaci di lavorare sodo li portano ai tavoli di tosatura. Da lì in poi inizia la tosatura. La tosatura è precisa e meticolosa, per evitare il più possibile di ferire gli animali. Uomini e donne, contadini anziani e giovani, passano più di tre ore a tosare. Anche una manciata di bambini partecipa all’evento; la competenza si trasmette in questo modo, senza bisogno di tante parole, e fa pensare che la Tundera continuerà a vivere in alcune fattorie della Corsica. Una grande quantità di lana viene gradualmente estratta dal bestiame. Una piccola parte viene utilizzata dagli artigiani, ma la maggior parte viene recuperata per la pacciamatura delle colture. Anche se il valore della lana non è più quello di una volta, almeno ha trovato uno scopo utile.

Il giovedì dell’Ascensione 2024, il tempo ha offerto ai partecipanti una giornata quasi perfetta, dopo settimane di instabilità e qualche ondata di freddo. È stato il tempo ideale per la Tundera, ma anche per le ore di festa che accompagnano l’evento. Il piacere della condivisione che abbiamo visto tra i partecipanti ha trovato eco nel modo in cui Francescu Filippi e la sua famiglia hanno accolto il centinaio di persone presenti. Un pasto festoso ha concluso la mattinata di Tundera e ha aperto il resto della giornata a discussioni, risate e canti, rendendo l’evento un momento di vera condivisione ed amicizia.

Ringraziamo Francescu Filippi per averci invitato a questa Tundera e M.A Santucci per alcune delle bellissime foto che illustrano questo articolo.

Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

By Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

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