8 maggio 1945: la libertà invade la Francia

By Petru Luigi Alessandri Mag 9, 2024
Immagina: Petru Luigi Alessandri, 8 maggio 2024

Come l’8 maggio 2024, l’8 maggio 1945 c’era un sole splendente. La piazza St Nicolas di Bastia era come al solito piena di gente che passeggiavano. All’improvviso le campane delle chiese cominciarono a suonare, la lira di Bastia suonò la Marsigliese, fu gioia. La gente di Bastia si abbracciò, la guerra era finita, i nazisti avevano capitolato.

La Corsica, invece, è libera da quasi due anni. Fu il primo territorio francese della Francia continentale ad essere liberato dagli occupanti fascisti e nazisti, nell’ottobre del 1943, grazie ai combattimenti della resistenza dell’isola sostenuta dagli eserciti della “France Libre”. La Corsica è il primo dipartimento francese ad aver ristabilito la legalità repubblicana, dopo Vichy che ne aveva cancellato i principi. Il trittico rivoluzionario che fondò la repubblica, “Libertà, Uguaglianza, Fraternità”, riconquistò il suo posto sui frontoni pubblici da cui era stato cacciato da “Lavoro, Famiglia, Patria” di Vichy. La Corsica, che per prima mostrò il suo attaccamento alla Francia repubblicana, con la vittoria della sua libertà conquistata contro 80.000 fascisti italiani che dal 1942 avevano inquinato il suo suolo.

La Corsica ha pagato un prezzo pesante. Bastia nel maggio 1945 porta ancora le cicatrici dei bombardamenti del 1943. Il suo porto e i quartieri circostanti sono devastati, il suo teatro e la stazione ferroviaria sono in rovina, le tombe del suo cimitero sono distrutte dopo l’esplosione del deposito di munizioni italiano, la chiesa di Nostra Signora di Lourdes è a cielo aperto. La città, come il resto della Corsica, piange molti morti uccisi in combattimento, colpiti dalle truppe di occupazione o vittime civili. Ma l’8 maggio, sotto il sole splendente, la Corsica vuole pensare a questa primavera di libertà riconquistata in Europa dopo 5 anni di guerra e 62 milioni di morti. Il generale de Gaulle permise alla Francia di sedersi al tavolo dei vincitori, di riconquistare la sua dignità calpestata da Vichy e il suo ruolo di grande potenza. Vichy, che porta il segno indelebile della deportazione di centinaia di ebrei francesi, tra cui molti bambini come quelli di Izieu. Una storia rievocata nel messaggio del Ministro delle Forze Armate e quello dei Veterani letto dai prefetti durante le cerimonie di commemorazione organizzate in tutta la Corsica.

 

IMPONENTE CERIMONIA A BASTIA

Per questo 79° anniversario della vittoria del 1945, è stata organizzata un’imponente cerimonia a Bastia, in piazza St Nicolas, davanti al monumento ai caduti. Distaccamenti dell’Aeronautica Militare della base aerea Capitano Preziosi di Solenzara, Guardie Mobili, Legione Straniera, UISC7 della Corsica, oltre ad un gruppo vestito da soldati dell’epoca e montato su veicoli della stessa data. La cerimonia è stata presieduta dal delegato militare dipartimentale, seguito da un folto pubblico e da personalità civili e militari, guidate dal Prefetto dell’Alta Corsica. Molti ex soldati e ufficiali attuali sono stati decorati. I giovani scolari leggevano poesie di Eluard e Desnos e accompagnavano le varie deposizioni di corone. La cerimonia si è conclusa con una parata militare scandita dalla Musique de la Lyre Bastiaise.

Questo 8 maggio 2024 appare come preludio alle cerimonie che celebreranno quest’anno l’80° anniversario dello sbarco in Normandia, aprendo così la strada agli eserciti alleati, che, accanto alle truppe della France Libre, hanno portato all’armistizio dell’8 maggio 1945 e hanno posto fine alla Seconda guerra mondiale.

Petru Luigi Alessandri

Petru Luigi Alessandri

Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.

By Petru Luigi Alessandri

Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.

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