Il 4 ottobre 1943, 81 anni fa, la Corsica fu liberata dall’occupazione dei fascisti italiani e dei nazisti. Al mattino, la bandiera francese della libertà è stata issata sul frontone del municipio di Bastia. Dopo l’inizio dei combattimenti, il 9 settembre, la liberazione della città nel nord dell’isola ha segnato la fine dell’occupazione. In tutta la Corsica sono state organizzate cerimonie e gli abitanti di Bastia si sono riuniti al monumento ai caduti per commemorare questa giornata storica.
Il 4 ottobre 1943, la Corsica fu la prima terra metropolitana francese liberata. L’isola ha così aperto la strada alla totale liberazione del territorio nazionale, come ha sottolineato nel suo intervento l’avvocato Sixte Ugolini, presidente dell’ANACR (Associazione Nazionale della Resistenza). Nel novembre 1942, 80.000 italiani sbarcarono a Bastia per un’occupazione di 11 mesi, a cui si sono aggiunti 14.000 tedeschi della Brigata SS del Reichsführer. All’epoca, l’isola contava 200.000 abitanti, che era praticamente un occupante per due corsi. La resistenza clandestina prese forma guidata dal Fronte Nazionale, a maggioranza comunista.
Si organizzarono azioni e propaganda antifascista, nacquero giornali clandestini, ma la repressione delle camicie nere fu violenta. Il 9 settembre 1943, dopo la capitolazione dell’Italia fascista, il Fronte Nazionale chiamò un’insurrezione generale dei corsi, e combattimenti mortali si svolsero in tutta l’isola. La resistenza corsa dovette affrontare camicie nere e tedeschi che, provenienti dalla Sardegna, volevano raggiungere Bastia per imbarcarsi verso la penisola. L’esercito regolare italiano del generale Magli e la divisione “Cremona” si schierarono contro i tedeschi. Le truppe della Francia Libera del generale de Gaulle, il battaglione d’assalto del generale Martin e i goumiers marocchini arrivarono in Corsica. Combatterono a fianco alla resistenza corsa, in particolare al Col di Teghime sopra Bastia. Combattimenti che causeranno molti morti. Per impedire ai 32.000 tedeschi di imbarcarsi per l’Italia, gli americani bombardarono Bastia e i quartieri portuali, causando molte vittime civili e distruggendo gran parte della città. Il generale de Gaulle, giunto in Corsica dal 5 all’8 ottobre 1943, definì Bastia una “città martire”. Bastia che doveva essere decorata con la Croix de Guerre.
Il ricordo sempre presente
Nel 2023, il Presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, ha presieduto le cerimonie dell’80° anniversario ad Ajaccio e Bastia. Quest’anno a Bastia, gli studenti dei collegi erano presenti in gran numero per partecipare alla cerimonia organizzata presso i monumenti ai caduti alla presenza di tutte le autorità e del console del Marocco. Gli studenti hanno preso parte alle varie cerimonie di deposizione delle corone di fiori e hanno eseguito il canto dei partigiani. A 81 anni da questi eventi, gli attori sono quasi tutti scomparsi, con la loro presenza gli studenti vengono resi consapevoli della necessità di perpetuare la memoria.
Sisto Ugolini: un esempio per la resistenza nazionale
Sixte Ugolini, presidente dell’ANACR, ha tenuto un discorso interessante sottolineando l’importanza della liberazione della Corsica per tutta la resistenza francese. “I corsi hanno combattuto per la liberazione della loro isola, ma anche per la liberazione del territorio nazionale“, ha detto, rendendo omaggio a tutti coloro che hanno dato la vita “affinché viva la Corsica e la Francia “. Diede la sua opinione a Petru luigi Alessandri:
Petru Luigi Alessandri
Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.