338.550 abitanti in Corsica nel censimento 2018, +5,7% rispetto al 2013

Con 338.550 abitanti al 1 ° gennaio 2018, la popolazione della Corsica è aumentata in media dell’1,1% negli ultimi cinque anni. Questa crescita sostenuta colloca i dipartimenti dell’isola tra i dipartimenti metropolitani più dinamici. All’interno dei 19 istituti di cooperazione intercomunale (EPCI), i territori vicino ai centri urbani di Ajaccio e Bastia stanno registrando i maggiori aumenti di popolazione, mentre le due comunità urbane stanno portando a una crescita degli abitanti.

Al 1° gennaio 2018, 338.554 abitanti risiedevano in Corsica. Con 18.350 persone in più dal 2013, la popolazione dell’isola cresce del 5,7% in cinque anni, il che rappresenta una crescita media annua dell’1,1%. Questo aumento è tre volte quello della Francia continentale (1,8%, ovvero una variazione media annua dello 0,4%). La Corsica è la regione con la più alta crescita demografica davanti all’Occitania (0,7%), dei Paesi della Loira (0,7%) e all’Alvernia-Rodano Alpi (0,6%). In Corsica, è la migrazione che spiega questo aumento della popolazione. Infatti, mentre la crescita della Francia è trainata dal saldo naturale (0,3% annuo), l’isola ha registrato un saldo naturale negativo dal 2013 (- 0,1% annuo).

L’Alta Corsica è il più popoloso dei due dipartimenti dell’isola. Aveva 180.701 abitanti al 1 gennaio 2018 contro i 157.853 della Corsica del Sud. I due dipartimenti registrano ciascuno una crescita media annua della popolazione dell’1,1% annuo tra il 2013 e il 2018 che li posiziona tra i più dinamici dal punto di vista demografico, in sesta e settima posizione dei dipartimenti metropolitani dietro in particolare Loira Atlantica, Gironda e Alta Garonna.

Le due comunità di agglomerazione di Ajaccio e Bastia polarizzano la crescita

In termini di volume, le due comunità agglomerate di Ajaccio e Bastia rappresentano la maggior parte dell’aumento della popolazione, ovvero il 58% della crescita dell’isola (10.650 persone). Queste due comunità intercomunali presentano un tasso di crescita superiore alla media regionale con una variazione media annua dell’1,8% per la comunità urbana di Bastia e dell’1,3% per quella del Pays Ajaccien (figura 2).

Gli EPCI con i tassi di crescita più elevati si trovano vicino ai centri urbani, Celavu-Prunelli e Pieve de l’Ornano e Taravo intorno ad Ajaccio; presso Bastia, i comuni del Nebbiu – Conca d´Oro e Marana-Golo. Il fenomeno della periurbanizzazione, infatti, si estende ormai oltre le due comunità urbane.

Solo due unioni di comuni stanno perdendo abitanti, si tratta dell’unione dei comuni di Pasquale Paoli e dell’unione dei comuni Isola Rossa – Balagna con rispettive variazioni demografiche di -0,4% e -0,9% in media annua.

Un saldo naturale negativo nella metà dell’unione di comuni (EPCI)

Come a livello regionale, l’aumento della popolazione negli  établissement public de coopération intercommunale (EPCI) corsi è dovuto esclusivamente alla migrazione. Infatti, solo tre intercomunalità registrano più nascite che morti: Marana Golo (0,5% di variazione media annua dovuta all’equilibrio naturale), Sud Corsica (0,4%) e Calvi-Balagna (0,3%). Al contrario, dieci enti intercomunali hanno un saldo naturale negativo inferiore allo – 0,2% annuo, in particolare Spelunca Liamone (- 0,7% annuo). Infine, sei  hanno un equilibrio naturale nullo, comprese le due comunità agglomerate di Ajaccio e Bastia.

Evoluzione della popolazione nelle nuove unità urbane

Delle 16 nuove unità urbane (metodologia) dell’isola, solo 2 hanno registrato un calo della popolazione negli ultimi cinque anni. Si tratta delle unità urbane di Sartena (comune isolato) e Isola Rossa (agglomerato costituito da Isola Rossa e Monticello) con variazioni medie annue rispettivamente di – 1% e – 2,4%.

Il dinamismo demografico è più importante nelle unità urbane vicine alle grandi città della Corsica. Innanzitutto nelle 3 unità urbane a sud del Golfo di Ajaccio, quella di Albitreccia (che comprende i comuni di Albitreccia e Pietrosella: crescita media del 3,5% annuo), di Grosseto-Prugna (3 , 3%) e Bastelicaccia (2,1%) dove la crescita demografica è molto elevata. È il caso anche delle unità urbane dislocate a sud di Bastia, con l’agglomerato pluricomunale di Borgo (composto da 6 comuni: Borgo, Lucciana, Monte, Sorbo-Ocagnano, Venzolasca, Vescovato) che cresce di 2,2 % e quella di Penta di Casinca (composta da 7 comuni: Castellare-di-Casinca, Penta di Casinca, Poggio-Mezzana, Santa-Lucia di Moriani, San Nicolao, Taglio-Isolaccio, Talasani) con 1,5%.

L’unità urbana di Ajaccio che ora comprende 5 comuni: Ajaccio, Afa, Alata, Appietto e Sarrola-Carcopino, e quella di Bastia composta dai comuni di Bastia, Biguglia, Brando, Furiani, San Martino di Lota, Santa Maria di Lota e Ville di Pietrabugno rimangono invece molto dinamiche con una crescita rispettivamente dell’1,2% e dell’1,6% negli ultimi cinque anni.

Unità urbane: il concetto di unità urbana si basa sulla continuità degli edifici e sul numero di abitanti. Le unità urbane sono un comune o un gruppo di comuni con un abitato continuo (nessun spazio di oltre 200 metri tra due edifici) che ha almeno 2.000 abitanti. L’attuale zonizzazione, datata 2020, è stabilita con riferimento al censimento del 2017 e alla geografia amministrativa del 1 gennaio 2020. Il precedente concetto risale al 2010.
Se l’unità urbana si estende su più comuni, e se ciascuno concentra più della metà della sua popolazione nell’abitato continuo, si parla di agglomerato multicomunitario. Se uno di questi comuni concentra meno della metà della sua popolazione nell’abitato ininterrotto ma vi ha 2.000 o più abitanti, allora costituirà un’unità urbana isolata.

Fonte: INSEE

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