Consonanti

L’alfabeto corso è molto simile a quello
italiano ma non è esattamente lo stesso e certe particolarità richiedono
alcuni chiarimenti, in special modo le lettere "nuove" che non esistono nell’alfabeto italiano

Per rappresentare tre suoni che non esistono
nella lingua italiana standard si adoperano tre nuovi gruppi di consonanti: SG/SGI, GHJ e CHJ.

1. SG o SGI

SG davanti
a E o I, oppure
SGI
davanti a O, A o U :

– corrisponde al suono "J" del francese.
Per spiegarlo in italiano, si può dire che esso forma con G una coppia simile (e
simmetrica) alla coppia "C/SC (o SCI) dell’ italiano. Ecco alcuni esempi
sonori della prununcia di -SG- oppure -SGI- (davanti a A, O o U):

italiano

corso

note

cucire
cosge
  (o chiuso)
 
bacio
basgiu
 
capra
sgiotta
In corso
esiste anche "capra". "sgiotta" in senso proprio è la capra domestica, ma
ormai la distinzione è poco usata.
camicia

camicie


camisgia


camisge

 

 

– Per dirla con i termini della fonetica:

In italiano:
C davanti a E o I si pronuncia t
ʃ,
SC davanti a I o E si pronuncia
ʃ.

Nello stesso modo in corso: se G davanti
a E
o I si pronuncia d
Ʒ,
SG davanti a E o I si pronuncia

Ʒ.

La pronuncia di questo gruppo di lettere
non muta mai

2. GHJ

Deve essere considerata come una sola
lettera dell’alfabeto corso.

E’ abbastanza difficile spiegare questo
suono: si può dire che GHJA assomiglia un po’ al DIA di "dialogo".

Alcuni esempi sonori:

italiano

corso

note

chiesa
ghjesgia
si può
anche dire "chjesa" secondo i luoghi, vedere più avanti.
gioco
ghjocu
 
mangiare
manghjà
o
magnà
*

 
leggere
leghje
 
paio
paghju
 

 

Quando si trova al principio di
una parola, può suonare come la J di "paio" a seconda della
lettera che la precede (se è una vocale non tonica).

Si nota che "ghj" non è esattamente come
"di":

corso

italiano


studià

studiare

stughjà

nettare o polire stofinando

 

Rispetto all’italiano, il suono -GHJ- si trova in corrispondenza della -i- come
in "paio","buio", della -gg- come in "leggere", "vantaggio", e del gruppo
-ngia-, -ngio-, -ngiu-, -nge- come in "mangiare", "tingere", "giungere". In
quest’ultimo caso, in corso si può avere sia il gruppo -nghj- che -gn-
(quest’ultimo DEVE ESSERE LETTO -NGN-, CIOÈ CON UNA CERTA NASALIZZAZIONE – da
vedere la tabella qui sopra *), a seconda dei luoghi; nella
regione qui esaminata, si trovano entrambi.

 

italiano

forma corsa

altra forma corsa

corrispondenza tra -GHJ- e -i-

il paio u paghju /
il buio u bughju /

corrispondenza tra -GHJ- e -GG-

leggere leghje /
il peggio u peghju  
il vantaggio u vantaghju /

corrispondenza tra -GHJ- e -NGIA-, -NGIO-,
-NGIU-, -NGE-

mangiare manghjà magnà (da leggere "mangnà")
tingere tinghje tigne (da leggere "tingne")
giungere
ghjunghje

ghjugne (da leggere
"ghjungne")

 

3. CHJ

Deve essere considerata come una sola
lettera dell’alfabeto corso.

Quando è in posizione (vedere
paragrafo VIII), CHJA si deve leggere più o meno come l’italiano TIA, CHJU
come TIU ecc.

Esempi sonori:

italiano

corso

note


chiesa


chj
esa

si può anche dire "ghjesgia" seondo i luoghi –
da vedere sopra.

chiamare


chj
amà
 

occhio

ochju
 

Se è in posizione debole (cioè in prima
posizione di una parola e dopo una vocale atona
), allora vale quanto detto
per GHJ.

Rispetto all’italiano, si trova in corrispondenza
della particella CHI all’ inizio
di una parola e di CCHI dentro una parola.

italiano

corso

chiamare
chjamà
chiudere
chjode, chjude
la chiesa a
ghjesgia* (nella
regione di cui si tratta qui, ma a chjesa nel nordest)
chiappare (toscano)
chjappà
la chiave a
chjave
l’occhio l’ochju
parecchie parechje
picchiare (uso
dialettale)
pichjà
l’orecchio l’arechja

 

 

area di diffusione della parola
ghjesgia/chjesa

 
 

 
  tratta dal sito

http://195.221.140.203/expos_autres/webdlc2/webdlc/acceuil.html
 

4. GLI

 

Specifichiamo che nella parlata che si insegna su questo
sito, GLI si pronuncia come J o I, un po’ come nel vernacolo romanesco:

piglià
= "pijà",
taglià
= "tajà",
vogliu 
= "b
Óju", ecc. Verso
il nordest, la pronuncia è identica all’italiano standard.

Altrove, si può pronunciare come in italiano "standard",
mentre ad Aiacciu si pronuncia come -ghj- :

piglià -> "pighjà", vogliu" -> "voghju", "paglia" ->
"paghja", …